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giovedì 28 giugno 2012

Palazzo Pistilli e la collezione Praitano

Si sono concluse ieri le conferenze riguardanti gli artisti presenti nella mostra-pinacoteca I colori delle Emozioni a Palazzo Pistilli da poco aperto dalla Soprintendeza per i beni artistici del Molise. A riguardo volevo pubblicare due articoli integrali del giornalista Paolo Giordano, usciti in parte tagliati qualche settimana fa sul Quotidiano del Molise.


Immediatamente, dopo aver varcato l’ingresso di Palazzo Pistilli, si comprende quanto a volte poco basti per un evento… epocale! Già trent’anni fa (tanto indietro va la nostra memoria) il dott. Michele Praitano si crucciava di non trovare riscontri al desiderio di donare la sua pinacoteca, una vasta collezione arricchitasi ulteriormente negli ultimi decenni, che si voleva, però, restasse nel Capoluogo molisano. Con la nascita della Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici ecco finalmente il giusto interlocutore! Pietra miliare, per realizzare il sogno di una Città della Cultura, è la mostra “I colori delle emozioni, il collezionismo di Eliseo e Praitano per Campobasso e per il Molise”, in cui sono esposti 55 capolavori tra quelli della donazione Praitano e quelli della “Eliseo”, proprietà dell’Amministrazione Provinciale, prezioso partner in quest’occasione. Il nuovo spazio museale sarà aperto tutti i giorni (tranne il sabato), domeniche incluse, grazie alla disponibilità ed allo spirito collaborativo del personale MiBAC. Non necessitano quindi Grandi, a volte Inutilizzati, Locali, ma bisogna voler veramente raggiungere traguardi concreti. E’ un museo d’ambiente che ricorda una casa borghese, classe sociale di cui esalta appunto la vocazione al collezionismo. Si è solo alla prima fase di un progetto che prevede l’ampliamento in locali sottostanti. Il percorso della Mostra è suddiviso in 4 macrosezioni contenenti una selezione delle raccolte dei due ricercatori. Si inizia evidenziando l’attenzione verso la pittura napoletana ed italiana a partire dal Barocco, quando Napoli era un laboratorio artistico di primaria importanza europea, fino al Contemporaneo: dalla scuola di Luca Giordano a Trivisonno, Scarano ed Annigoni.
Gli artisti italiani, e quindi molisani, furono attratti dal dinamismo culturale parigino e dal mercato d’oltralpe. Sulla Senna era possibile eseguire ricerche artistiche che, pur nella varietà delle interpretazioni, avevano come costante caratteristica l’immersione nella realtà. L’avvicinamento al vero, la raffigurazione di una Natura lontana dalle idealizzazioni del paesaggio classico, emerge dalle vedute, dalle nature morte, dalle scene di vita contadina e borghese esposte nelle sale di salita San Bartolomeo. In Francia il processo culminò con l’impressionismo (a Campobasso Ragione e Scoppetta), mentre per gli italiani si avviò una ricerca dell’identità individuale (affermazione della propria poetica) e collettiva (la formazione della coscienza unitaria nazionale del giovane Stato). Particolare l’esperienza in controtendenza di Charles Moulin che dalla Francia trovò ragione d’essere a Castelnuovo al Volturno. Il suo volto appare nella sezione “allo specchio”, tra ritratti ed autoritratti. Ritrattistica anche nelle restanti stanze, dove “i dipinti ci guardano” tra classicità e modernità. Natura e figure sono percepite e rappresentate nella loro assolutezza, base della classicità, oppure messe in discussione e stravolte dai Moderni, che sono nell’ultimo ambiente della Mostra.
Per tutto il mese di giugno, indispensabile corollario, saranno organizzate coinvolgenti conferenze attraverso le quali ci si potrà ulteriormente “impossessare” dei tesori custoditi in Palazzo Pistilli. Gli appuntamenti si terranno alle ore 21 in piazzetta Iapoce, a partire da oggi 7, come naturale prosieguo della mostra “I Colori delle Emozioni”.

Paolo Giordano


La sera del 7 giugno, nella suggestiva ambientazione della storica piazzetta Iapoce, complice una gradevole serata di inizio estate, si è inaugurato il ciclo di conferenze a corredo della mostra “I Colori delle Emozioni”, ospitata in Palazzo Pistilli a Campobasso. Dopo i saluti del direttore regionale per i Beni Culturali Gino Famiglietti, del presidente della Provincia Rosario de Matteis e del Soprintendente Daniele Ferrara, protagonista è stato Michele Praitano, dentista di professione, storico, artista e collezionista per vocazione. Il dott Michele ha piacevolmente narrato della “Nascita di una collezione” ripercorrendo i circa 50 anni in cui ha raccolto i capolavori, oggi donati alla collettività, viaggiando per l’Italia, incontrando antiquari da cui acquistare ed artisti a cui commissionare. Tante le storie! Dalle scoperte di firme importanti sotto vecchie cornici all’autoritratto pagato con una dentiera. Dall’emozione provata nel toccare, nel caveau di una banca a Torino, l’autoritratto di Leonardo da Vinci all’aver nascosto, arrotolandole in un giornale, due “scene di battaglia” del XVIII, per celare all’adorata moglie un suo ennesimo “folle” acquisto. Epici gli incontri con Gigino e Lorenzo, i due fornitori “a domicilio” di opere, come la “Suonatrice di chitarra” di Gaetano Esposito, pagato negli anni ’70 un decimo del suo valore e che riporta alla memoria il brutto incidente stradale del 1972. Oltremodo ilare l’arresto di Silvestro Pistolesi, allievo di Annigoni, prelevato dalla polizia di Campobasso poiché si aggirava con mantello e cappellaccio in città. Il Praitano, che l’aveva invitato in Molise, dovette scagionarlo. Decine gli incontri! Tredicenne rimase seduto per ore nella campagna di Castelbottaccio, accanto ad Arnaldo De Lisio, che dipingeva con il cavalletto en plein air. Anni dopo vide “La Strega” su di una rivista, ed allora volle conoscere Annigoni, che incontrò a Firenze. Fu, poi, un’esposizione sui generis, nel pastificio Guacci di Campobasso, a spingerlo sulle tracce di Clemente Tafuri. Il maestro doveva essere a Salerno, dove Praitano si era recato con lo zio Ottavio Eliseo. Tafuri, invece, viveva da tempo a Genova. Giunti dunque in Liguria dovettero attendere il tramonto poiché, su una mattonella di Vietri, all’ingresso della villa era scritto “Al visitatore… sei benvenuto al calar del sole”. Qui, trattando con la di lui moglie napoletana, ben lieta dell’incontro con dei conterranei, riuscì a comprare un autoritratto del coniuge a lei dedicato: “Ad Anna la sceicca, dallo sceicco Clemente”. Un altro “colpaccio” fu l’acquisizione del ritratto di Paolo Diodati, di Giacomo Grosso. Lo ottenne, con un piccolo “misfatto”, dalla vedova di Tito Diodati (figlio di Paolo) esperto d’arte, primo storico fornitore napoletano del Nostro, “millantando” una trattativa in corso.
Iniziatore, compagno e mentore fu da sempre Giuseppe Ottavio Eliseo, altro grande collezionista, la cui raccolta è di proprietà della Provincia. Egli guidò il nipote Michelino lungo la via del collezionismo borghese. A sua volta era stato affascinato ed ispirato da Giuseppe Barone, fondatore del Museo di Baranello. Tutte personalità animate dallo spirito degli Umanisti, che nel Rinascimento donarono i loro beni alla collettività, trasmettendo, con alto senso civico, amore per la cultura e passione per l’arte. E proprio nel rispetto del collezionismo borghese Palazzo Pistilli verrà con il tempo arricchito da mobilio d’epoca che doni anima all’ambiente, rendendolo ancor più vicino a quello delle case ottocentesche campobassane. L’obiettivo principale è la conoscenza del nostro passato attraverso un percorso che dal barocco arriva ai nostri giorni. Solo così, recuperando la nostra identità e la coscienza della ricchezza culturale, storica ed artistica del territorio, sarà possibile costruire il Futuro. “I Colori delle Emozioni” è un “corso di storia dell’arte” che permetterà di “uscire al mondo” con idee chiare su cultura e movimenti artistici. Poi, se questa mostra concorrerà anche ad uno sviluppo turistico… ben venga. Il Molise non teme confronti, disponendo di risorse ed attrazioni… dal paleolitico all’arte contemporanea.

Paolo Giordano


mercoledì 6 giugno 2012

Travestimenti - Personale di Vincenzo Merola


Limiti inchiusi arte contemporanea
Via Muricchio, 1 – Campobasso
Orari: 17.30 / 20.00 (Tutti i giorni escluso il martedì e il mercoledì)
Ingresso libero


VINCENZO MEROLA
Travestimenti
a cura di Tommaso Evangelista

Dal 16 giugno al 7 luglio 2012
Inaugurazione: Sabato 16 giugno 2012 – ore 18.00






L'uomo a una dimensione 2010 Acrilico e legno su tela (40×40 cm)
Abstract 

Nella sua prima mostra personale presso la galleria Limiti inchiusi di Campobasso, Vincenzo Merola presenta la serie di lavori dal titolo Travestimenti. Surrogato d'identità, il travestimento è il comodo espediente attraverso cui l'uomo può rendersi riconoscibile o irriconoscibile nell'affrontare la vita quotidiana. Quando si traveste per farsi riconoscere, l'individuo si cuce addosso un'identità semplice e stereotipata grazie alla quale può mimetizzarsi nel vuoto che lo circonda e accettare il proprio vuoto interiore. Quando si traveste per non farsi riconoscere, l'individuo cerca di riappropriarsi di un'identità complessa che lo distingua dal vuoto dilagante, isolandosi e esponendosi al pubblico ludibrio. Le combinazioni di individui-contenuto e di travestimenti-forme sono infinite e mutevoli. Da ogni incontro, irripetibile, nasce l'amalgama di universale e particolare che è alla base dell'essere surmoderno.


Programma estivo dell'Officina Solare

9 / 28 giugno 2012
45 Gradi
a cura dell'Unitre Termoli
(collettiva fotografica)

30 giugno / 12 luglio 2012
CibArt
(collettiva di arte visiva )

14 / 26 luglio 2012
Vincenzo Merola

28 luglio / 9 agosto 2012
Officine Cromatiche
(collettiva fotografica)

11 / 23 agosto 2012
Poker d'Assi
(N. Barone, A. De Attellis, M. Rea, M. Serra)

25 agosto / 6 settembre 2012
Antonio Pallotta

8 / 20 settembre 2012
Cinzia Mastropaolo

22 settembre / 4 ottobre 2012
Gianmaria De Lisio

Il sacro e il suo doppio - Dai disegni di Di Zinno

A partire da martedì 5 giugno 2012, presso i locali del Circolo Sannitico a Campobasso, sarà possibile visitare la mostra "Il sacro e il suo doppio. Dai disegni di Paolo Saverio Di Zinno alle visioni di Giuseppe Terrigno ed Ernesto Saquella”.
Un’esposizione espressamente dedicata a Paolo Saverio Di Zinno del quale saranno proposti anche i disegni originali delle macchine a spalla. Le opere grafiche provengono dalla bottega dello scultore campobassano Paolo Di Zinno (1718-1781), il più noto ed importante artista molisano dell’età barocca e sono parte integrante della Raccolta Eliseo, giunta alla Biblioteca provinciale per donazione, costituita da una collezione di 75 disegni e 35 stampe. Il corpus propone oltre settanta disegni autografi del maestro, per la maggior parte modelli preparatori per le sculture che Di Zinno andava realizzando per le chiese del Molise, dell’Abruzzo, della Puglia e della Campania, oltre ad appunti grafici acquisiti durante un soggiorno di formazione a Napoli e successivamente utilizzati nell’elaborazione progettuale delle macchine processionali per la sfilata dei Misteri per la festa del Corpus Domini. Nel corpus è conservato anche un nucleo di stampe sei e settecentesche, quasi tutte di provenienza tedesca, che testimoniano della diffusione, anche in aree apparentemente defilate come quella molisana, del ricco e fantasioso repertorio decorativo della cultura figurativa rococò.

Campobasso, Circolo Sannitico
5-13 giugno 2012
Orari: 11-13 | 17-20

In occasione del Corpus Domini 2012 la Biblioteca Albino presenta il primo e-book prodotto completanente “in casa” e dedicato ai disegni di Paolo Saverio Di Zinno contenuti nella Raccolta Eliseo. I contenuti sono quelli già approntati dalla Biblioteca Albino per la realizzazione di un cd-rom della collana Biblioteca Virtuale e per il progetto SIMBADLa pubblicazione in epub, soprattutto, permetterà un’ampia e amichevole fruizione dei contenuti tramite dispositivi mobili come tablet e smartphone di ultima generazione, in particolare iPad e iPhone.
Per scaricare il file in ePub basta cliccare sull'apposito banner posto in alto al centro dell'home page del sito web della Biblioteca Provinciale Pasquale Albino di Campobasso.

I volti e i suoni dell'arte - Istituto Manuppella


Pop a Capo Nord


venerdì 1 giugno 2012

Palazzo Pistilli - Ciclo di conferenze


Nell’ambito dell’apertura, 30 maggio 2012, dello Spazio Museale ubicato in Palazzo Pistilli e destinato all’esposizione della mostra I Colori delle Emozioni. Il Collezionismo di Giuseppe Ottavio Eliseo e Michele Praitano per Campobasso e il Molise, la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Molise promuove un ciclo di conferenze aventi per tema la pittura molisana e i suoi riflessi nell’ambito internazionale. 

Per gli orari di apertura consultare questo link

Programma Conferenze – Giugno 2012 
Campobasso, Piazzetta Japoce – ore 21.00 

- 7 giugno

Indirizzi di saluto

Gino Famiglietti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise

Rosario De Matteis, Presidente della Provincia di Campobasso

Gino Di Bartolomeo, Sindaco della città di Campobasso

Daniele Ferrara, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Molise

Nascita di una collezione

Michele Praitano, storico e collezionista, Campobasso


- 8 giugno

Pittori molisani tra Otto e Novecento

Dante Gentile Lorusso, restauratore e storico, Toro (CB)



- 13 giugno

Il Paesaggio dipinto fra Otto e Novecento

Lorenzo Canova, Università degli Studi del Molise



- 14 giugno

Opere di pittori italiani a Parigi nelle collezioni Eliseo e Praitano

Olga Scotto di Vettimo, storica dell’arte, Napoli



- 20 giugno

“ Only Connect…”. Pittori, ritratti e dinamiche dello sguardo

Matilde Amaturo, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma



- 21 giugno

Esplorando la Collezione Eliseo

Dora Catalano, Soprintendenza BSAE del Lazio



- 27 giugno

Il “caso” Charles Moulin. Un pittore tra Parigi, Roma e Castelnuovo

Tommaso Evangelista, critico e storico dell’arte, Isernia


Info: Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise, Salita San Bartolomeo 10, Campobasso – Tel. 0874.431350 / 56; fax 0874.431351; sbsae-mol@beniculturali.it

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