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sabato 18 agosto 2018

Sensazioni Itineranti - Mostra d'arte contemporanea a Guglionesi













VIS à VIS - Fuoriluogo 21



VIS à VIS - Fuoriluogo 21
Artists in Residence Project

18 Agosto 2018 _ 9 Settembre 2018

MAFALDA (CB) _ ROBERTO MEMOLI
a cura di Matteo Innocenti e Silvia Valente

L’edizione Vis à Vis 2018 inizia il 18 agosto, un po in ritardo, ma sempre con lo sguardo rivolto alla ricerca artistica più attuale, per di più in una cornice splendida come quella del Comune di Mafalda che, per il secondo anno consecutivo, ospita in residenza l’artista selezionato dall’organizzazione.


Si tratta di Roberto Memoli, sound e visual artist.
Dal 2011 al 2013 è membro e coordinatore del progetto “Ur.L.O. – Urbino Laptop Orchestra” e collabora a progetti basati sull’improvvisazione. Nel 2013 fonda con il visual artist Luca Moroni il progetto di audiovideo performance dal nome “k-sine”, ospitato dal 2013 al 2016 in diversi festival tra cui: Robot Festival di Bologna (IT), Transient Festival di Parigi (FR). Nel frattempo ha lavorato a diversi progetti con lo pseudonimo di “nero.txt”. Nel 2017 ha iniziato a lavorare ad una nuova produzione solista in ambito musicale; il lavoro ha in uenze noise/lo, cercando di esplorare la componente del rumore e ragionando sul concetto di limite, di economia dei sistemi e attenzione al dettaglio. Porta avanti progetti di natura grafica, fotografica e video con un’attitudine verso i linguaggi contemporanei. Il processo è il risultato.
Tra i suoi ultimi lavori: SCARTI – sonorizzazione live su archivio di video dell’artista Alberta Pellacani; IMMERSIVA – live-set quadrifonico; Desport – audio; Far Awai Places – installazione. E’ stato di recente selezionato dall’associazione Ramdom nel progetto “Sino alla fine del mare” a Gagliano del Capo (LE). Attualmente vive e lavora a Roma.

Il progetto è realizzato da Limiti inchiusi arte contemporanea ed ha il sostegno della Regione Molise, Assessorato alla Cultura, nell’ambito del Progetto “Molise è Cultura” – “Molise che incanta”, del Comune di Mafalda ed è il primo progetto realizzato con la collaborazione del MuMContemporary – Museo d’Arte Contemporanea di Mafalda, una piccola realtà museale che muove i suoi primi passi in Molise. 

L'inizio della residenza è previsto per il 18 agosto 2018 e si protrarrà fino al 9 settembre 2018.  

P.A.C.I. VI Edizione


’Associazione SM’ART – l’arte sm! è lieta di presentare
Premio Auditorium Città di Isernia 
VI Edizione
2 settembre – 30 settembre 2018 Auditorium Unità d’Italia | Isernia

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Il P.A.C.I. è la collettiva d’arte contemporanea ospitata nella galleria dell’Auditorium Unità d’Italia di Isernia. Giunto alla sua sesta edizione sempre con la formula del premio, il P.A.C.I. è oggi tra le più importanti rassegne di arte contemporanea in Molise. L’edizione 2018 è a cura di Gioia Cativa, con il patrocinio del Comune di Isernia e della Regione Molise.
Sono quattordici gli artisti italiani scelti: Emanuela Ascari, Giacomo Calaon, Cinzio Cavallarin, Marco Ercoli, Stefania Fabrizi, Irene Meniconi, Luciano Pea, Marco Randazzo, Studio Nucleo, Ivana Volpe, in concorso per i premi, mentre gli storicizzati Mattia Moreni e Franco Summa, insieme a Antonio Pallotta e Giancarlo Pavanello saranno fuori concorso.

L’evento prevede una giuria che decreterà i vincitori del premio in denaro e l’invito ad esporre presso la sala “GINO MAROTTA” presso l’Aratro dell’università degli Studi del Molise. La giuria è composta dal professore e storico dell’arte Lorenzo Canova (presidente della giuria), lo storico e critico d’arte Tommaso Evangelista e l’artista Giovanni Termini, professore presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino.
La vernice di apertura è prevista il 2 settembre alle ore 19.00 presso l’Auditorium Unità d’Italia di Isernia.
La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 18 alle 20 e in orario prolungato in occasione degli incontri specifici in calendario.


Come scrive Gioia Cativa, critico d’arte di questa edizione
“(…) Al di là di essere un premio d’arte, questa manifestazione nasce, come spesso si è detto, anche come un monitoraggio dello stato dell’arte che, partendo dal Molise, cerca di espandersi il più lontano possibile. Il risultato è un panorama quanto più variegato, dove l’arte si muove in diverse direzioni ed espressioni suscitando emozioni. L’emozione, però, non ha sempre un perché preciso, non sempre scaturisce da qualcosa di chiaro ma, spesso, si manifesta in condizioni oscure, ignote, un semplice moto dell’anima che non ha necessariamente una spiegazione razionale. L’arte cerca di toccare i tasti di questa sfera emotiva, di stuzzicarli e di concretizzarli in forme di apprezzamento che non sempre riguardano l’estetica, ma che viaggiano su binari paralleli capaci ugualmente di emozionare. Gli artisti che abbiamo invitato quest’anno si muovono fra diverse tendenze, spaziano fra realtà differenti e emozionano attraverso segni, parole, oggetti, installazioni. Giocano sull’emozione e la sorpresa del momento oppure su quella scaturita dalla contemplazione continua del loro lavoro. Ogni artista va avvicinato in modo diverso, senza pregiudizi e tranquillità emotiva e sensoriale.” Inoltre aggiunge “(…) Fil rouge che caratterizza il Paci 2018 sembra essere il potere evocativo della parola, delle lettere e dei segni che viaggiano sulla tela, si nascondono tra le geometrie, danno voce alle figure o esprimono, semplicemente, ricordi. Ma non è solo la parola con il suo urlo silenzioso a smuovere gli artisti nel loro profondo; la natura, la società consumistica attuale e il segno, inteso come primo approccio all’arte, spingono gli artisti verso forme di ricerca che sfociano nei risultati più diversi. Da momenti come questi nascono le opere, piccoli gioielli che nascondono un frammento dell’artista, una singolare forma di donazione di qualcosa che li appartiene e, che decidono di condividere.”
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INFO
P.A.C.I. VI Edizione
A cura di Gioia Cativa, con il patrocinio del Comune di Isernia e la Regione Molise

Inaugurazione 2 settembre 2018 ore 19.00
Auditorium Unità d’Italia - Isernia

Organizzazione Associazione Culturale SM’ART - l’arte sm!
Dal 2 al 30 settembre 2018
Orari: dal martedì alla domenica - 18:00-20:00

Partner
ARATRO, OAPPC, SPAZIO 180, OFFICINE CROMATICHE

Info Associazione
info@artesm.com www.artesm.com | 324 811 9013

Ufficio stampa 
Donato Giannini
3381081096 

giovedì 2 agosto 2018

Raccogliere la luce ...è poesia di un luogo - Arte ambientale di Laura Cristinzio



Terza Edizione Land Art al Momu
 Raccogliere la luce ...è poesia di un luogo”
Arte ambientale di Laura Cristinzio
A cura di Daniela Ricci

Con il Patrocinio del Comune di Montenero Val Cocchiara, Regione Molise
e il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee


Momu Molino MuseoVia S. Teresa, Montenero Val Cocchiara (Is)
21 luglio - 31 agosto
Vernissage sabato 21 luglio  2018 ore 18,00


In un’epoca di grandi cambiamenti climatici, geofisici e sociali, di risorse condivise e frammentate tra nuovi paesi emergenti, la Land Art, corrente dell'arte concettuale, nata negli Stati Uniti negli anni ’70, è sempre più spesso caratterizzata dall'attenzione per la natura e dall'interesse per l'ecologia, che contraddistinguono la ricerca artistica nella sua relazione con il paesaggio. Tra le principali caratteristiche della Land Art c'è quella di essere effimera e provvisoria. Una sorta di rituale mistico che sprigiona energia fisica e mentale e va ad impattare con la natura come in una danza simbiotica di fusione totale. A Laura Cristinzio è dedicata la terza rassegna con le sue opere pensate e realizzate site-specific, invadendo i giardini del Momu Molino Museo a Montenero Val Cocchiara in Molise, un antico mulinorestaurato e funzionante.
 Nell'area circostante del Momu saranno collocate le strati-grafie: formate da telai in acciaio che costituiscono un'ossatura su cui sono alloggiate  le  lastre di metacrilato verde fluo, nero e specchianti,  che raccolgono e si lasciano attraversare  dai tempi della luce catturandone tutte le variazioni possibili;  ad ogni sguardo la vegetazione circostante, la natura di questo particolare luogo  vi si rispecchia.
I lavori di Laura Cristinzio pensati nel corso di una residenza artistica nel luogo, educano al confronto con la natura, offrono l’opportunità di scoprire nuove relazioni tra ambiente e comunità, rafforzano i legami che il territorio instaura con i suoi abitanti. “Il mio intento è quello di assecondare l'idea di un'arte che si traduca in una concreta assunzione di responsabilità nei confronti della natura. L'intento narrativo è di far riaffiorare, tramite un particolare e mutevole paesaggio esistente, un richiamo a simbologie storiche e culturali del territorio".
Ciò che l'artista intende realizzare, è veicolare gli elementi di pregio del sito, utilizzando segni, oggetti o immagini della storia e tradizione in esso custodite. Anche se non direttamente in questione i cavalli  bradi di razza Pentro, antichi abitanti del Pantano, entrano nel racconto di questa mostra e a loro è dedicata l'opera “ossario” che rimanda alla caducità della loro esistenza. L'intento di queste opere è quello di riallacciare l'uomo e la natura, donando a chi  osserva tali  lavori, nuovi punti di vista per comprendere l'ambiente in cui vive.
L'artista intende evidenziare “la relazione che intercorre tra l’io e il tu, tra il noi e gli altri, la natura e il cosmo infinito. Uscendo dal dominio dell’individualità narcisistica, l’artista, senza schemi prestabiliti, mettendo in campo l’abilità pregressa, i frutti della propria ricerca artistica, le poetiche e le scelte esistenziali, si muoverà intorno a intime corrispondenze, profonde convinzioni nate dall’idea di un’arte che arrivi ai sensi e quindi alle emozioni, che sussurri e non urli ai desideri inespressi, alla psiche e ai sogni, all’indicibile e all’invisibile, a quelle aree di essenza spesso sepolte. Un’arte anni luce lontana dalle grevi rappresentazioni dei mali contemporanei, che vuole porsi nello slancio utopistico di trascendenza, respirare aria in altri modi, mondi e possibilità di esistere”. La natura sarà guida e ispiratrice delle azioni creative e il prodotto di questa sinergia sboccerà come un fiore, il cui frutto sarà l’incontro tra l’artista e il pubblico nella verde magnificenza di un laboratorio artistico a cielo aperto. Scoprire che nel territorio dove viviamo esiste un mondo  così complesso ed importante per la nostra esistenza ci rende tutti più consapevoli, responsabili e coscienti di doverlo proteggere e tutelare. La mostra, visitabile fino a fine agosto, gode  del Patrocinio del  Comune di Montenero Val Cocchiara, della Regione Molise e il Matronato della Fondazione Donnaregina  per le arti contemporanee  di Napoli.

La Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee ha varato nel 2013 un programma di patrocinio, denominato MATRONATO, volto al riconoscimento e alla promozione di progetti (aventi sede in una delle seguenti regioni italiane: Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna), che, per il loro valore e qualità culturale, stimolino la coesione sociale, la ricerca scientifica e umanistica, il dialogo fra diverse discipline, il supporto alla produzione e alle mediazione artistica quali fonte e stimolo di progresso collettivo

L’Abbandono, rassegna di arte contemporanea e street art



L’associazione culturale AMoCE (Amore per Cerro-Arte Moderna Cerro)

con il patrocinio del Comune di Cerro a Volturno e la Pro Loco Cerrese 1982

presenta la prima edizione di “L’Abbandono”, rassegna di arte contemporanea e street art





Cerro a Volturno ha il suo primo murale. L’opera dal titolo La Niña è stata realizzata dall’artista colombiano Michael Al Capone Hernandez su iniziativa dell’Associazione culturale AMOCE  all’interno della manifestazione “L’Abbandono”. La seconda opera, invece, è di Giacinto Ruo di Tufara. Il piccolo paese in provincia di Isernia, quindi, si inserisce nel movimento di street art che da diversi anni ha preso piede in Molise.

Per il giorno 3 agosto è prevista una giornata nella quale la street art farà luce sullo stato di abbandono del borgo molisano, uno tra i tanti paesi molisani che sta subendo lo spopolamento.

Il programma della giornata prevede il coinvolgimento di numerosi artisti che esporranno le opere a partire dalle ore 18.00. Street art, musica, street food e tanto altro ai piedi del castello Pandone di Cerro a Volturno.

ARTISTI. Vincenzo Ucciferri, Michele Fattore Rocco Alonzi (pittura), Lorenzo Albanese, Salvatore Costa (fotografia), Michele Peri, Albino Fattore (installazioni, sculture), Ivana Volpe, Giacinto Ruo, Tancredi Fornaseti, Brigolo, Michael Al Capone Hernandez (street art).

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