Codice Lapidario è una mostra dell'artista Luciana Picchiello da poco conclusasi a Isernia, presso il complesso di Santa Maria delle Monache, e che prende il nome dall'opera che si vede qui sotto. Come fosse un reperto lapideo Picchiello presenta il suo codice fiscale quale ultimo (o unico) segno di riconoscimento moderno; richiamandosi alla tradizione delle epigrafi romane, anche quelle difficilmente comprensibili perchè con parole abbreviate e contratte, l'artista non fa che veicolare il suo nome e i suoi dati attraverso un mezzo antico ma con una codificazione moderna. Il fatto che l'opera sia inserita nel museo archeologico di Santa Maria delle Monache accresce questo confronto/differenza con i reperti originali che, tra l'altro, sono in dialogo con altre installazioni. Il richiamo all'antico è forte, come la voglia di rapportarsi con il reperto in quanto segno del passato. Interferenze e raffronti poetici, rotture di segno e slittamento di significato, incontri inaspettati come nei "reperti" in terracotta dove la pittrice inventa e riesamina una serie di linguaggi (inaspettati), frutto di codici personali, verosimili tracce di una contemporaneità che guarda alle forme più immediate e contratte del passato. Non c'è nostalgico interesse in questa operazione ma solo desiderio di vivere la Storia e le sue Forme con un sentire personale.
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