MANUELA MAZZINI
"Cromo-energie"
18 / 30 Gennaio 2014
a cura di Tommaso Evangelista
Officina Solare Gallery
Via Marconi, 2 Termoli
apertura tutti i giorni
18.30 / 20.30
Cromo-energie. Manuela Mazzini
Le strutture cromo-energetiche e psico-dinamiche di Mazzini trasmettono l’impressione di uno spazio ipertecnologico destrutturato in chiave simbolica. La trasfigurazione del particolare geometrico in costruzione macroscopica comporta un forte intervento di semplificazione da parte dell’artista, chiamata a risolvere problematiche di forme e di compenetrazione/fusione tra gli oggetti. Non si arriva mai, del resto, ad un freddo e studiato meccanismo di edificazione dello spazio poiché viene sempre ricercata e ricreata una bellezza minimale, la bellezza che deriva dal ridurre l’universo (o l’immagine che ognuno, individualmente, ha dell’estensione) ad una scena poetica e impersonale allo stesso tempo, una rissa festosa catturata dalla coincidenza degli opposti e che crea, ad un primo sguardo, un paesaggio in evoluzione. Il disagio dovuto al nostro fastidio di rapportarci con un luogo “inumano” e asettico viene stemperato, pertanto, dal sottile rapporto che la pittura viene a creare tra cosmo ed animo. Il tentativo di geometrizzazione dei segni provoca da una parte una fuga, in profondità, delle prospettive divergenti mentre dall’altra conduce in primo piano le bande regolari che creano zone d’appoggio e pause vitali. Nelle tele la conoscenza razionale e regolatrice coesiste con l’intuizione illogica e astratta mentre la materia cromatica e creativa, in bilico tra fughe, direttrici, raggelate esplosioni, scariche, diventa barriera mentale e labirinto. Nell’intuizione quasi ingenua di un trattamento dialettico della superficie, tra segni di interruzione e punti di costruzione, risiede sicuramente il maggior pregio di opere che si aprono ad una fruizione simultanea, in perenne tensione. Dove la ricerca di semplificazione sembra arrivata all’essenza, a linee che s’incontrano ortogonalmente definendo la struttura e l’ambiente, nel momento in cui si compenetrano in una sorta di neoplasticismo di maniera, arriva però il caotico ermetismo dei titoli a complicare la visione.
Tommaso Evangelista
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