A Termoli «Flowers», la mostra di Michele Gammieri, che sarà ospitata nelle sale dell’Officina Solare fino a giovedì 27. Il nucleo dell’esposizione è rappresentato dai quattro «Fiori» , dipinti nello scorso mese di marzo. Attorno ad esso si snodano in forma antologica alcuni estratti da varie serie realizzate nell’ultimo decennio, a partire dai paesaggi realizzati «en plein air» nel territorio molisano come i «Castelli» o i «Paesi», passando per le esperienze esplicitamente metafisiche dei «Mari» e le «Nature (ancora) vive», giungendo infine agli «Abstracta» e alle ultime opere, tra cui le interpretazioni pop del sito archeologico di Altilia. «L’apparenza – spiega l’artista campobassano - potrebbe risultare frammentaria e persino caotica, ma il mio lavoro si snoda spesso in progetti molto definiti, risolti, delimitati volta a volta da regole molto precise e cogenti. Questo produce talvolta una sensazione di spaesamento, come se si perdesse un filo, un discorso coerente. Peraltro, in un momento di crisi drammatica quale quella che il Paese sta attraversando, potrebbe apparire persino frivolo cercare di attirare l’attenzione su alcune piccole visioni residuali. Al contrario quello qui messo in mostra è il risultato di un impegno svolto nel tempo con assiduità e disciplina, e potrebbe offrirsi come modello per ciò che più manca al nostro presente perché si torni a guardare al futuro con rinnovata fiducia». Gammieri si dedica alla pittura dal 1980, realizzando un considerevole numero di opere con varie tecniche, come l’acrilico, l’acquerello, la fotografia e la computer grafica. Tra i suoi soggetti principali c’è l’esperienza quotidiana, ma anche la visione metafisica del territorio. Tra le sue mostre più recenti figurano Le Rovine di Altilia (2011), Le Nature (ancora) Vive (2010), i Mari (2008). Attualmente sta lavorando sulla elaborazione pittorica digitale della fotografia di paesaggio. (Fonte: Il Tempo)
Nessun commento:
Posta un commento