Installazione della "Stele" in una cava di pietra calcarea di Oratino, opera realizzata da Renato Chiocchio e Ugo Tarasco. La Stele riprende un dettaglio dello stipite destro del portale centrale della chiesa di Santa Maria Assunta di Oratino datato 1526. La prima testimonianza del Museo nelle cave.
(Foto Dante Gentile Lorusso)
“Riportiamo dignità alle cave”. E’ stato questo lo slogan scelto per l’iniziativa promossa ieri dalla Fondazione “NONSALAPIETRA”, col patrocinio dell’amministrazione comunale di Oratino e della Regione Molise. Un evento al quale ha preso parte l’intera comunità in segno di gratitudine alla natura e alle cave che rappresentano la storia, l’identità e sono parte preziosa del patrimonio culturale e civile di Oratino. L’evento ha preso il via nel primo pomeriggio dove, da Piazza Chiesa è partita il corteo di cittadini con la Stele giunto fino alla cava di pietra in località Costa Santa Maria. Sulla sommità della cava è avvenuta l’installazione del manufatto, realizzato dal maestro scalpellino Renato Chiocchio e da Ugo Tarasco.
La Stele riprende un dettaglio dello stipite destro del portale centrale della chiesa di Santa Maria Assunta datato 1526. E’ stato scelto un luogo suggestivo, con l’incantevole Morgia a fare da sfondo, per la posa della prima pietra di quello che diventerà il Museo all’aperto di Oratino. Un progetto importante, unitamente alla creazione della scuola degli scalpellini, a cui stanno lavorando con impegno e dedizione la fondazione e l’amministrazione comunale. L’obiettivo è quello di non disperdere il sapere che deriva dalla ricca storia del borgo, una storia fatta di bellezza, maestria, dinamismo culturale; elementi questi ultimi che hanno fatto conoscere Oratino ben oltre i confini nazionali e su cui oggi la comunità intende puntare per valorizzare il borgo in ambito turistico.
Nella seconda parte del pomeriggio si è tenuto un interessante convegno all’Auditorium Altobello, cui hanno preso parte l’architetto Nicola D’Addio in rappresentanza della fondazione NONSALAPIETRA e i docenti Agostino Catalano ed Ernesto Di Renzo: il primo professore dell’Università degli Studi del Molise e Presidente CICOP Italia Unesco, il secondo docente di storia delle tradizioni popolari all’Università Tor Vergata di Roma. “Una giornata carica di emozioni – ha affermato Dante Gentile Lorusso, tra i promotori dell’evento - che entrerà nella storia di una comunità caratterizzata da una forte vocazione creativa”. Sul valore della creatività e sull’indissolubile legame tra natura e sapere umano sono stati incentrati gli interventi dei due docenti universitari, che con il loro contributo scientifico hanno arricchito una giornata salutata con grande gioia dal Sindaco Luca Fatica. Oratino si conferma avanguardia di un possibile rilancio del Molise sotto l’aspetto culturale e turistico. Si spiega così anche l’adesione convinta dell’amministrazione comunale al Parco delle Morge Cenozoiche. Ciò che di straordinario si è ereditato dalla natura, costituisce un oggi un valore aggiunto per la riscoperta, in chiave turistica, dei luoghi simbolo della storia e dell’identità stessa della comunità. (Fonte Moliseweb)
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