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lunedì 29 ottobre 2012

RestArt - Foto dal vernissage
















L’apertura di un nuovo spazio espositivo rappresenta un momento delicato di confronto con la città perché viene a porsi, contemporaneamente, come azione di continuità e gesto di rottura, ma anche configurazione di nuove prospettive di senso e riflessione sull’autenticità dei luoghi e delle espressioni. L’idea, quindi, del nuovo inizio (restart) - unitamente al concetto di ripresa - non va nella direzione del semplice rapporto con un passato da far riemergere, nel segno di un fin troppo abusato archetipo di genius loci, ma volge nella prospettiva del rinnovamento del gusto attraverso un più recente sguardo critico.

Ciò ha condotto, pur con tutte le cautele del caso e nel rispetto della continuità storica e della tradizione, a immaginare una mostra che fosse rappresentativa - nella selezione degli artisti - di tali problematiche, proponendo anche differenti contrasti. La scelta di artisti operanti sul territorio da lungo tempo, unitamente al coinvolgimento delle nuove generazioni creative, lontana da velleità ricapitolative ed esaustive, offre un momento di confronto/scontro tra l’idea di una permanenza dell’ “attuale” ed una veterana evoluzione. Il legame con la storia dell’arte locale si fronteggia con l’ipotesi della verifica attraverso un libero dialogo tra le opere, svincolato da logiche retrospettive e/o invadenze del nuovo. I lavori, pertanto, si pongono come impressioni, mutevoli e disuguali, sul confine della critica, svolgendo un’azione “terapeutica” orientata alle recenti ipotesi di visione. Ne deriva un’esposizione ambigua e mutevole, dove rinascenze figurative si scontrano con svolgimenti concettuali e materici e ipotesi minimali, dove artisti storicizzati incontrano e dialogano con i nuovi sviluppi che inevitabilmente si scollegano dalla terra d’origine per prospettare aperture simultanee. Tre generazioni a confronto per una visione trasversale e progettuale dell’arte molisana nel tentativo di porre dei confini e delle relazioni.

Dalle poetiche e mistiche visioni spaziali e formali di Tito, autentico decano della scultura italiana del Novecento, alle rigorose strutture progettuali di Serricchio si arriva fino alle configurazioni materialistiche-dialettiche di Mascia. Partendo dalla riflessione su segni e segmenti minimi di Esposito e dalle valutazioni architettonico minimali di Faralli giungiamo alla serialità viscerale e “oliografica” di Franceschelli. Dall’irrompere di una materia grezza e in divenire di Pellegrini si attraversano i ritrovamenti, nella forma, di relitti archetipici di Dusi fino ai segmenti simbolici di Janigro. Gli “amorosi” segni primigeni e significanti di Gentile Lorusso dialogano con i palinsesti facciali di memorie e immagini di Borrelli fino alle reminiscenze patafisiche di Colavecchia. Dalla tradizione chiarificata e figurata da De Notariis all’emersione dell’anatomia asettica nel bianco di Micatrotta fino al perdersi della forma nella luce di Grandillo. Dalla morbida linea materna di Napoli al drastico irrompere di materie caotiche di Palumbo fino alla lirica presentazione/invocazione intro(retro)spettiva di Peri per terminare con i travestimenti sinestetico-geometrici di Merola. In questo senso il ruolo della galleria vuol essere quello del semplice spazio d’incontro e di scontro tra istanze dissimili.

Per evitare la singola evidenza, inoltre, è stato chiesto agli artisti di fornire anche uno o più disegni o un elaborato grafico che mostrasse le dinamiche dell’evoluzione creativa e al tempo stesso fosse ulteriore testimonianza di progettualità e di azione. Una sezione apposita, adibita a quadreria, mostra nell’invadenza dell’insieme le idee costruttive di fondo.

Tommaso Evangelista 

Silvia Valente

domenica 28 ottobre 2012

Toccare Terra - Personale di Paolo Borrelli al Liceo Romita


Toccare terra
Paolo Borrrelli


31 ottobre / 30 novembre 2012
a cura di Silvia Valente


LICEO SCIENTIFICO STATALE A. ROMITA
Via Facchinetti, Campobasso

inaugurazione
31 ottobre 2012 - ore 17,30

conferenza con gli studenti
31 0ttobre 2012 - ore 11,30 - Aula Magna

interverranno
Silvia Valente, Tommaso Evangelista, Paolo Borrelli

“Molti gesti del passato e molte opere contemporanee prendono spunto dall’eventuale ambiguità dei significati, o dalla precarietà della struttura del pensiero che li muove. Lo sguardo dell’artista attraversa la realtà con la medesima disinvoltura di quello del bambino, si disinteressa delle ripercussioni provenienti dal giudizio esterno e si concentra sull’utopia dell’opera-gioco che egli non considera illusione irraggiungibile, ma necessaria poetica del reale”.

Con queste parole Paolo Borrelli ci proietta in una nuova dimensione esperienziale che, attraverso la pratica sensoria, ci ricongiunge – per affinità elettiva – alle radici della nostra corporeità. “Toccare terra” rappresenta in primo luogo questo: una esigenza artistica volta, con fermezza e decisione, a pratiche di connessione e unificazione. Le opere presentate in questa mostra attraversano periodi differenti, rinnovati linguaggi che attestano una ricerca viva e incessante. Ogni opera definisce un momento e l’attimo della sua imminente cattura. La ricerca segue un andamento politico e l’arte diviene parte integrante dello spazio quotidiano, attingendo al repertorio dei canoni di comunicazione non verbale di matrice contemporanea. Il fruitore è coinvolto in un rapporto di continuità e scambio le cui procedure partecipative lo rendono protagonista nella fase contemplativa ma, ancor più, nella processualità adottata in fase di ideazione e creazione. I luoghi, quelli fisici e quelli della memoria, abbandonano la loro condizione di immagini stereotipate, cariche di fissità e aspettative; questa forza derivatagli dal tempo conferisce loro poteri sconosciuti in grado di ricostruire inedite armonie, oltre l’impressione personale. La dimensione si dilata facendo riacquistare nuova vita alla memoria

passata. Lo scopo è quello di non fornire risposte, ma promuovere e proporre interrogativi in cui il dato interpretativo finale sia il risultato predominante. (Silvia Valente)

venerdì 26 ottobre 2012

Restart - Permanenze/Evoluzioni - Un nuova galleria d'arte nel cuore di Campobasso


Nasce a Campobasso un nuovo spazio espositivo dedicato al mondo dell'arte: situata nel cuore della città, ARTes Contemporanea si propone come luogo di valorizzazione e sviluppo dell'ambiente locale, discostandosi da logiche estemporanee e con attenzione al circuito nazionale di galleristi e collezionisti.
Per volontà di Vincenzo Manocchio e Laura Potito, e della loro casa editrice "Regia Edizioni", è stata individuata come sede della galleria e dell'attività del gruppo editoriale "Villino Madonna", palazzina in stile liberty nel cuore di Campobasso, in Viale Elena n. 60.
La galleria "ARTes contemporanea" avrà a disposizione tre grandi ambienti, ristrutturati per l'occasione e dotati di tutti gli standard museografici, capaci di offrire uno spazio dinamico e vitale.
In occasione dell'apertura ufficiale i critici d'arte Tommaso Evangelista e Silvia Valente - unitamente ai galleristi - hanno ideato una mostra collettiva volta alla introduzione di alcune delle personalità artistiche più rappresentative, per storia, ricerca e sperimentazione, del panorama locale. RESTART - Permanenze/Evoluzioni avrà come obiettivo quello di fornire, senza la pretesa di essere completi o selettivi, una chiave di lettura chiarificatrice dell'andamento creativo molisano degli ultimi decenni.

Artisti ospiti: Tito Amodei, Paolo Borrelli, Fausto Colavecchia, Emanuela De Notariis, Nicola Dusi Gobbetti, Barbara Esposito, Ermelindo Faralli, Elio Franceschelli, Dante Gentile Lorusso, Luigi Grandillo, Michelangelo Janigro, Vincenzo Mascia, Vincenzo Merola, Nicola Micatrotta, Pasquale Napoli, Massimo Palumbo, Sara Pellegrini, Michele Peri, Nazareno Serricchio.

Il vernissage della mostra è previsto per sabato 27 ottobre 2012 alle ore 18:00 presso "ARTes contemporanea" in Viale Elena ("Villino Madonna" - incrocio con via Albino). Seguirà aperitivo con buffet.
Contatti: 0874 443377 / +39 345 7824464

CONCEPT

L'apertura di un nuovo spazio espositivo rappresenta un momento delicato di confronto con la città perché viene a porsi, contemporaneamente, come azione di continuità e gesto di rottura, ma anche configurazione di nuove prospettive di senso e riflessione sull'autenticità dei luoghi e delle espressioni. L'idea, quindi, del nuovo inizio (restart) - unitamente al concetto di ripresa - non va nella direzione del semplice rapporto con un passato da far riemergere, nel segno di un fin troppo abusato archetipo di genius loci, ma volge nella prospettiva del rinnovamento attraverso un più recente sguardo critico.
Ciò ha condotto, pur con tutte le cautele del caso e nel rispetto della continuità storica e della tradizione, a immaginare una mostra che fosse rappresentativa - nella selezione degli artisti - di tali problematiche, proponendo anche differenti contrasti. La scelta di artisti operanti sul territorio da lungo tempo, unitamente al coinvolgimento delle nuove generazioni creative, offre un momento di confronto/scontro tra l'idea di una permanenza dell' "attuale" ed una veterana evoluzione. Il legame con la storia dell'arte locale si fronteggia con l'ipotesi della verifica attraverso un libero dialogo tra le opere, svincolato da logiche retrospettive e/o invadenze del nuovo. I lavori, pertanto, si pongono come impressioni, mutevoli e disuguali, sul confine della critica, svolgendo un'azione "terapeutica" orientata alle recenti ipotesi di visione.
Per evitare la singola evidenza, inoltre, è stato chiesto agli artisti di fornire anche un disegno o un elaborato grafico che mostrasse le dinamiche dell'evoluzione creativa e al tempo stesso fosse ulteriore testimonianza di progettualità e di azione.

Comunicato stampa

sabato 20 ottobre 2012

Tra Mito e Storia al Mario Pagano

Il prossimo giovedì 25 ottobre alle ore 18.00 presso l'Aula Magna del Convitto 'Mario Pagano' di Campobasso la dott.ssa e archeologa Gabriella Di Rocco relazionerà su Mito e Storia. Immagini e suggestioni dalla pittura vascolare greca, in una interessante lezione tra mito, storia e attualità.


Apertura collezione Premio Termoli

"Sabato 20 ottobre 2012 dalle ore 17,30 alle ore 20,30 sono fruibili le 21 opere d'arte contemporanea in fase di restauro esposte nello SPAZIO ESPOSITIVO PERMANENTEdella Galleria di Corso Umbero I° n. 103. All'interno dello stesso progetto, per il mese di ottobre 2012, verranno programmati incontri con le scolaresche. E' appena il caso di ricordare che tale iniziativa mira a tutelare e valorizzare l'incente patrimonio della raccolta di opere d'arte contemporanea del "Premio Termoli", tale raccolta si compone di oltre 475 opere. All'interno dell'ex mercato, ristrutturato dal Comune nel 2009, ha trovato posto lo spazio espositivo permanente della Galleria di corso Umberto I° n. 103.
Aprire questo luogo al pubblico, con questa iniziativa, fortemente voluta dal Soprintendente Dottor Daniele FERRARA, con la collaborazione del Comune di Termoli, l'associazione MuSE, i restauratori di EQUILIBRARTE Carlo Serino ed Antonio IACCARINO IDELSON, la partecipazione di collaboratori della Soprintendenza Storico Artistica ed Etnoantropologica del Molise nelle persone di Bruno BIONDI, Antonio REALE, Rosanna GIANNETTI, Mara DI FRANCESCO ed Angelo COLELLA.
Tutto ciò per trasformare il luogo in un cantiere aperto in cui il pubblico possa simultaneamente apprezzare le opere contemporanee ed avvicinarsi al mondo del restauro, di solito chiuso ad occhi esterni, per comprendere strumenti e modalità di intervento per proteggere dai segni distruttivi del tempo il patrimonio artistico". 

Comunicato stampa MiBac


Locandina - Apertura collezione Premio Termoli

giovedì 18 ottobre 2012

Kunos - Hermetic Graffiti



“HERMETIC GRAFFITI”
Personale di Pasquale Kunos

Inaugurazione sabato 20 ottobre ore 18,30

20 ottobre / 8 novembre 2012

Officina Solare
Via Marconi, 2
Termoli (Italy)

Forme in lento divenire.

L’idea di una percezione delle forme come conformazioni in divenire è possibile rinvenirla nella storia dell’arte almeno dalla seconda metà dell’Ottocento, quando simbolisti e post-romantici indagavano l’oscurità degli incubi o delle visioni popolando spazi onirici di sagome improbabili, mutevoli ed ossessive. Contemporaneamente in Giappone la grafica si affollava di figure inverosimili nate da fiabe e leggende, variabili e mutanti. Sarà il surrealismo e riprendere da un lato la concezione di una massa pittorica amorfa, priva di consistenza, che si adatta alle ipotesi libere della mente e dall’altro la visione fantastica mediata dal sogno; tale processo sarà teorizzato poi da Dalì attraverso il suo metodo paranoico-critico. Molte scene dipinte dall’artista spagnolo sono assolutamente frutto di invenzione automatica poiché nascono dall’irrazionalità sequenziale del suo inconscio (paranoia), ma successivamente sono regolarizzate e razionalizzate (fase critica). Molte di tali intuizioni sono passate poi nell’estetica cyber e sono tornate in oriente nell’animegiapponese del secondo dopoguerra, dove il rapporto uomo-tecnologia-natura comporta, spesse volte, una commistione tra elemento biologico e sistemi meccanici. Le opere dello street artist Kunos sviluppano proprio l’idea della mutevolezza delle forme colte nel momento della loro conformazione, e lo fanno con una spiccata sensibilità cromatica e un peculiare gioco di conformazioni e di contrasti. Tipico dell’aerosol art è il lasciar libero sfogo alla mano che, quasi per automatismo, spinta esclusivamente da un’esplosione immediata di creatività riesce a produrre palinsesti di figure in trasformazione. Ciò, probabilmente, è dovuto a cause contingenti lo sviluppo della street art poiché, in particolare nei primi anni della sua diffusione, essendo pratica illegale lasciava poco tempo alla progettualità dell’artista che, istintivamente, si trovava a dipingere le prime cose che passavano per la mente. Il risultato erano immagini metamorfiche e strutture che iniziavano con una forma per terminare magari col suo opposto. Quello che era dipeso da tensioni, scarsità di tempo, paura nel venire scoperti, e, sostanzialmente, dalla fretta di terminare presto il muro è diventata oggi una delle peculiarità dell’arte di strada nelle sue varie correnti. La forza insita in colori e conformazioni particolari viene accelerata dalle trasformazioni grafiche ipotizzate dall’artista che diventa fulcro di tale processo. L’aggettivo hermetic aggiunto a graffiti, nel titolo della mostra, dipende proprio da tale impulso creativo che rende vitale e allo stesso tempo celato il piano pittorico mentre i diversi profili, sommandosi tra loro, sfuggono a letture univoche diventando ermetici nel senso di incomprensibili e non riconducibili ad ipotesi reali; un po’ come accadeva nel surrealismo. Dalla percezione di colori e linee come elementi che nascondono ipotesi morfologiche alla sensazione che tutto questo possa dipendere da un processo alchemico applicato all’arte la strada è lunga, e ritengo tale conclusione una forzatura e una lettura non percorribile nella quale né l’artista né lo spettatore deve cadere. In nessun’altra altre come nella street la creatività immediata ed esplosiva è spinta al limite del raffigurabile attraverso una deflagrazione di forme e colori che sono autoreferenziali nel senso che dicono tutto nel momento stesso in cui sfuggono a logiche riassuntive. Alla “paranoia” dell’attimo deve far riscontro una solidità del raffigurato che deve slegarsi da logiche “commerciali” e di stile per esprimersi libero e immediato, lontano assolutamente dal simbolo mai così fuori luogo come in questo caso. L’arte di Kunos, e penso alla serie “Dinamismo naturale”, vive della solidità delle forme mobili che sono spinte sul confine della materia ma che, inevitabilmente, si perdono nel tentativo di fissare una struttura apparendo pertanto mai del tutto formate. E’ lo sforzo dell’artista di bloccare una mitologia fantastica personale nel confine asettico del foglio (e penso agli esseri desolati di Tanguy che almeno avevano trovato uno spazio vitale) e l’impegno nel trasformare l’impulso, quasi infantile, al disegno compulsivo in una fisionomia ipotetica. Così anche nelle opere più complesse o nei “pezzi” realizzati all’aperto, pur in presenza di immagini nettamente delineate e riconoscibili e magari di una storia, si percepisce questa carica trasformativa e performativa frutto esclusivo di sfogo e di visione. Ed è la qualità che ci piace maggiormente marcare.
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Kunos sarà inoltre a Campobasso, da lunedì, per realizzare un nuovo murales per la seconda edizione di Draw The Line

VII Biennale dell'incisione


mercoledì 17 ottobre 2012

Molise cultura?

Mozione dell'8 ottobre 2012 del consigliere regionale Michele Petraroia sulla cultura in Molise, il ruolo di Molise Cultura e l'apertura degli spazi dell'Ex-Gil: "Se uniremo in rete le energie e le potenzialità dei Comuni, delle Province, del Ministero dei Beni Culturali, delle Associazioni, dell’Università, delle Diocesi, dei Musei, degli Archivi Storici, delle Biblioteche Pubbliche e Private, dei Laboratori Artistici e degli esperti del settore, riusciremo a tutelare, valorizzare e rendere fruibile un patrimonio considerevole con ricadute sociali, occupazionali ed economiche in favore di giovani laureati, artisti, tecnici, guide, bibliotecari, storici, archivisti, pittori, registi, scultori, scenografi, catalogatori, rilegatori, allestitori di mostre, scrittori ed esperti informatici".


M O Z I O N E

IL CONSIGLIO REGIONALE DEL MOLISE 

Premesso che la legge n. 135 approvata il 7 agosto 2012 preclude la possibilità alle Province di continuare ad occuparsi delle materie culturali con connesso rischio che a decorrere dal 01.01.2013 resteranno inattive e prive di finanziamenti biblioteche, musei, teatri, archivi storici, mostre d’arte, premi letterari ed ogni altro intervento promosso dalle amministrazioni provinciali in ambito culturale;

Preso atto che tra le attività menzionate rientra la Fondazione Savoia che allestisce il cartellone per gli spettacoli del Teatro Savoia e la Biblioteca Provinciale di Campobasso “ Pasquale Albino “ che ha una ricca raccolta di testi, volumi e materiali d’archivio sulla storia del Molise, ed una specifica sessione dedicata all’emigrazione e ai Molisani nel Mondo;

Tenuto Presente che presumibilmente per il 1.11.2012 sarà reso disponibile e fruibile lo spazio risistemato dell’ex-GIL in Via Milano, destinandolo a sede della Fondazione “ Molise Cultura” e con possibilità di destinare aree permanenti a laboratori artistici, musei, mostre, eventi, esposizioni, seminari, convegni o ad altre iniziative finalizzate allo studio e alla valorizzazione del patrimonio culturale regionale;

Vista la legge regionale n. 10 del 26 aprile 2004 che prevede l’istituzione del Museo dell’Emigrazione  intitolato alla straordinaria figura del poeta – sindacalista Arturo Giovannitti di cui ricorre quest’anno, il centenario della sua condanna a morte, del processo e della sua assoluzione, negli Stati Uniti d’America;

Visto inoltre che nella stessa legge n.10/2004 si persegue la valorizzazione del patrimonio storico, della memoria, dei fatti e delle persone che hanno lasciato il Molise per raggiungere ogni angolo del Mondo in cerca di prosperità e di benessere;

Considerato che gli enormi e moderni spazi dell’ex-GIL andranno intitolati ad una figura di spicco della nostra regione e nello specifico potrebbe trattarsi di Vincenzo Cuoco, insigne studioso, intellettuale, giornalista e storico, che seppe distinguersi ed affermarsi sul piano nazionale con un’intensa attività scientifica e letteraria;

Acquisito che nei diversi piani e per le molteplici sale che sono state allestite presso l’ex-GIL di Via Milano, si potrebbero ricordare molisani illustri quali Iovine, Longano, Giovannitti, Andrea d’Isernia, Celestino V, Pepe, Serafini, Tedeschi, Gamba, Gaetano Scardocchia e altri;



I M P E G N A

IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE CON DELEGA ALLA CULTURA , L’ASSESSORE CON DELEGA AI MOLISANI NEL MONDO E AGLI ENTI LOCALI, L’ASSESSORE AL BILANCIO PER GLI ASPETTI FINANZIARI E L’INTERA GIUNTA REGIONALE A :

1)      Proporre l’assorbimento della “Fondazione Savoia” della Provincia di Campobasso nella Fondazione “Molise Cultura” con specifica Intesa che valorizza e rilancia l’attività svolta garantendo un prosieguo lavorativo ai tecnici e manutentori impegnati presso il Teatro Savoia;
2)      Stipulare un Accordo con la Provincia di Campobasso teso a garantire la Biblioteca “ Pasquale ALBINO “ nella continuità di tutte le sue attività culturali,  potenziandone la missione e verificando anche forme di cooperazione e raccordo nella gestione degli spazi e degli archivi con l’ex-GIL;
3)      Accelerare la disponibilità e la piena entrata in funzione dei nuovi locali di Via Milano intitolandoli allo storico molisano Vincenzo CUOCO così che si superi una definizione del ventennio fascista inappropriata e lesiva dei principi costituzionali;
4)      Prevedere nella medesima sede del Palazzo della Cultura uno spazio adeguato per il Museo dei Molisani nel Mondo  “ Arturo Giovannitti “ ai sensi della legge n. 10 del 26.04.2012 stimolando il raccordo con i materiali raccolti e catalogati su queste materie dalle nostre associazioni in Italia e all’estero, dai comuni, dai patronati sindacali, dalle province, dalle parrocchie e da privati;
5)      Allestire presso l’ex-GIL spazi da dedicare a mostre, esposizioni, laboratori artistici, musei, biblioteche, mediateche, archivi storici, catalogazioni bibliografiche, seminari scientifici in raccordo con l’Università del Molise, le associazioni locali, le amministrazioni comunali, e con i musei e le biblioteche operanti in diversi centri della regione;
6)      Stipulare un Accordo Quadro col Ministero dei Beni Culturali per creare una rete virtuale unica del nostro patrimonio artistico, archeologico, museale, archivistico, letterario, religioso, bibliotecario e storico, con scambi e raccordi operativi tesi a investire in questo settore per creare nuovi e più moderni giacimenti d’impiego.

Campobasso, 8 ottobre 2012

                                                                                  Michele Petraroia


martedì 9 ottobre 2012

Giornata del contemporaneo al Maack

In occasione della giornata del contemporaneo, l’Associazione Culturale Kalenarte, vuole organizzare alcuni appuntamenti con l’arte. Casacalenda Molise 13 Ottobre 2012

• visite guidate al MAACK Museo all’ Aperto d’Arte Contemporanea di Kalenarte,

• visita alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea Franco Libertucci,

• tavola rotonda, dibattito

• laboratorio, rivolto alla partecipazione di ragazzi e bambini.

Le visite guidate al Museo all’Aperto, avranno inizio alle ore 10.00 con appuntamento presso il parcheggio Fonte Pompa. Tre saranno i percorsi diversi che ci porteranno alla scoperta del Museo all’Aperto. Natura, paesaggio, storia ed arte faranno compagnia a quanti avranno deciso di aderire a queste passeggiate in cui l’arte contemporanea e la natura si integrano in un tutt’uno. Sui siti delle opere saranno presenti alcuni artisti, che spiegheranno il significato delle loro creazioni, in modo tale da rendere possibile oltre che la semplice osservazione e fruizione dell’opera, anche la comprensione di essa. Alle ore 10.30 avrà inizio il laboratorio per i bambini, in via Leone XIII contrada Il Monte presso l’opera dell’artista Stefania Fabrizi. “Il gioco del sole” è un’opera che è appunto un omaggio all’infanzia e al gioco. Il laboratorio verrà svolto da Dajanna Boffa e ai ragazzi verrà spiegato cos’è l’arte, l’importanza del disegno e l’uso dei colori. Durante questo workshop i bambini realizzeranno delle loro piccole opere attraverso lo strumento del disegno, nelle quali potranno dare spazio alla loro immaginazione e fantasia. Il dibattito-tavola rotonda “Arte, paesaggio , ambiente... il caso Kalenarte” avrà luogo nel pomeriggio alle ore 16.00, presso la Galleria Civica d’Arte Contemporanea Franco Libertucci. Saranno invitati a partecipare oltre che i visitatori, anche gli artisti, i curatori e i promotori di Kalenarte, i quali interverranno e spiegheranno il progetto che ha vita da oltre vent’anni. Si discuterà sulla situazione dell’arte contemporanea e sicuramente del “caso Kalenarte”. Si coglie l’occasione per la presentazione del volume “I luoghi del Contemporaneo”, edito da Gangemi. La pubblicazione è il risultato di un lavoro di ricerca promosso dal MiBAC e realizzato dalla società IZI spa che si è occupata d’individuare i luoghi più rilevanti d’Italia che operano nel settore dell’arte contemporanea. Il Museo All’Aperto d’Arte Contemporanea Kalenarte, il MAACK è stato inserito nella pubblicazione a rappresentare la regione Molise.

Raccontare l'Antico. Michele Paternuosto e l'encausto

"Raccontare l’Antico, Terra Acqua e Fuoco". Due aspetti distanti fra loro ma legati a filo doppio dall’energia della creazione: l’arte dell’Encausto di Michele Paternuosto, originario di Toro, e quella materica fittile di Gastone Primon. Una sintesi stimolante tra la sapienza tecnica degli antichi - l’uso delle argille, terre colorate, bronzo, smalti e la sensibilità moderna - si rispecchia nei temi e nei contenuti contemporanei. Al Museo della Civiltà Romana fino al 6 gennaio 2012.

L'articolo completo su Toro Web



domenica 7 ottobre 2012

Relazioni Pericolose - Gino Marotta alla Gnam

Nell'assoluto silenzio della stampa locale uno dei più importanti artisti molisani del dopoguerra, Gino Marotta, ha inaugurato una personale nei prestigiosi spazi della Gnam con le opere in dialogo con celeberrimi capolavori della storia dell'arte.


Il 6 ottobre - in occasione dell’VIII Giornata del Contemporaneo - la Galleria nazionale d’arte moderna ha presentato una mostra-percorso, Relazioni Pericolose, un esercizio sul linguaggio che mette in relazione la collezione del museo con alcune opere, sia storiche sia recenti, di Gino Marotta. Si tratta di un itinerario che intende perlustrare i territori di confine tra moderno e contemporaneo: la mostra si articola per aree contigue, per empatia o contrasto. Dagli Environment del 1968 ricostruiti negli spazi del Museo, alle Veneri in metacrilato e materiali vari, fino alle Ninfee e alle Luci colorate più recenti. I lavori di Marotta sono posti anche fisicamente in dialogo con le opere della Galleria. Il sottotitolo Relazioni pericolose evidenzia questo rapporto tra passato e presente, che è anche un ritorno dell’artista nel suo luogo di formazione.







giovedì 4 ottobre 2012

Il Madì e il design - Kimura-Luggi-Mascia

KIMURA-LUGGI-MASCIA
IL MADI' E IL DESIGN
Galleria Lupo'Art
Palermo, via Libertà 74/c
Dal 7 al 14 ottobre 2012

Nell'ambito della manifestazione I-Design, promossa da Confcommercio e Confindustria, la Galleria Lupo'Art è lieta di presentare la mostra "KIMURA-LUGGI-MASCIA. IL MADI' E IL DESIGN", collettiva che vede coinvolti tre artisti del noto movimento artistico internazionale Madi. Dal 7 al 14 ottobre 2012, nella nuova sede di via Libertà 74/c di Palermo, la Galleria Lupo'Art propone un percorso espositivo caratterizzato dall'incontro tra il linguaggio "madì" e il design. Il MADI è un Movimento Internazionale, nato nel 1946 a Buenos Aires ad opera di Carmelo Arden Quin, che ancora oggi appassiona il pubblico e la critica raccogliendo consensi in più parti del mondo e rinnovandosi grazie a più recenti generazioni di artisti, presenti in Italia, Francia, Spagna, Ungheria, Argentina, Brasile, Uruguay, Stati Uniti e Giappone. La geometria, il movimento, la sperimentazione, l'interazione e il colore sono alcune delle prerogative delle opere Madi, composizioni caratterizzate da una forte valenza ludica e segnate da un profondo anelito di libertà. L'esposizione offre un'esauriente testimonianza di un movimento storicizzato che dagli anni '50 ad oggi è presente con estremo vigore nel complesso milieu dell'arte contemporanea, richiamando artisti da ogni parte del mondo con una forte capacità di coesione.

La mostra, curata da Laura Bica, intende portare la città di Palermo su un piano internazionale, avvalendosi della partecipazione di tre importanti protagonisti del MADI: Yumiko Kimura - 1961, Tokyo (Giappone); Gino Luggi - 1935, Bisenti, Teramo (Italia); Vincenzo Mascia - 1957, Santa Croce di Magliano, Campobasso (Italia).

La mostra sarà visitabile fino al 14 ottobre 2012.

Info: Orari: da martedì a sabato h.10.00-13.00; 17.00-20.00
Tel. 091302587

www.lupoart.it - eduardolupo@libero.it

In basso il mio testo per la mostra (anche il pdf sul sito arte-struktura)



Artisti fuori

Questo post vuole segnalare tre significative esposizioni fuori dai confini regionali che hanno visto protagonisti tre stimati artisti molisani.


Giacinto Occhionero

Giacinto Occhionero “Société à la coque” 26 settembre – 17 novembre 2012    Z2O GALLERIA SARA ZANIN, VIA DELLA VETRINA 21 ROMA

Un ciclo di nuovi lavori pittorici realizzati dall’artista con la tecnica del reverse aerosol painting su plexiglas, paesaggi in cui immagini rese da un’iconografia classica dialogano con i temi della più vivida contemporaneità. La pittura di Occhionero trasmette inquietudine, mistero. È materica e insieme fotografica, “fatta di gelo, distanziamenti, evanescenze e bagliori soffusi”. In una costante visione onirica, l’artista si confronta con consapevolezza e ironia con i grandi maestri della storia dell’arte – del Seicento e del Romanticismo nordico in particolare – gettando un ponte tra passato e presente. I titoli, come in un gioco dadaista, forzano i significati convenzionali, conferendo nuovo valore all’immagine (Société à la coque). Così in un paesaggio desertico i pannelli fotovoltaici che sostituiscono l’ombra di un’oasi (Tearoom), inchiodano il soggetto a un’attualità vicina e spiazzante. Negli evanescenti Solve et coagula o Wind is blowing, negli interni quasi pop di Fledgelings, nel deserto di Wright or Wrong o nella fitta natura di Checkmatedove una figura appare come un’epifania (omaggio a Ingmar Bergman) e infine nei disegni che accompagnano la mostra, in tutte queste opere Occhionero gioca sul doppio livello di leggerezza e pesantezza, di nitido e offuscato, di intenso e diradato. Uno sguardo sempre rivolto all’uomo e al suo posto nella natura, in un dialogo continuo con la storia. La sua originale tecnica esecutiva, contribuisce al movimento controcorrente del suo linguaggio artistico: contrariamente alla pittura tradizionale, in cui si comincia a dipingere dal fondo per far emergere la figura, Occhionero dipinge su lastra di plexiglas con gli smalti da carrozzeria, più resistenti dell’olio e dell’acrilico, e poi li dissolve con appositi solventi. Così, i primi strati dipinti risultano i più evidenti, senza perdere l’effetto di indefinitezza, chiave di lettura della sua cifra artistica.

Paride di Stefano

PAGUS MUNDI

Mostra di Pittura di Paride Di Stefano

Galerija Talasa Strunjan

Terme Krka, Strunjan, Portorose (Slovenia)

dal 3 Ottobre al 4 Dicembre 2012


Sara Pellegrini all'AURUM

L'artista alla conferenza stampa con la curatrice Chiara Strozzieri


Sara Pellegrini ALLEGORIE DI TRASCENDENZA

a cura di Chiara Strozzieri

ex- Aurum, Pescara, fino al 28 ottobre, tutti i giorni dalle ore 9,30-15,30 e dalle 15,30-19,30, chiusura il lunedì.


Sara Pellegrini all'Aurum con 'Allegorie di trascendenza'
90 opere, tra realizzazioni e disegni, che raccontano vent’anni di ricerche, studi e approfondimenti, condotti dalla termolese Sara Pellegrini, che nella sua mostra intitolata ‘Allegorie di Trascendenza’ racconterà a Pescara la crescita della propria identità, la propria maturazione ed evoluzione: un percorso lungo, meditato e ormai assolutamente compiuto. L’esposizione verrà inaugurata all’Aurum sabato 29 settembre, con il vernissage fissato alle 18.30, la prima personale di un’artista già passata attraverso varie gallerie di Pescara. La mostra prevede poi, quale segno distintivo e caratteristico, una serie di eventi collaterali: si inizierà durante la serata di inaugurazione, sabato 29 settembre, quando in occasione del vernissage ci sarà una degustazione a cura dello chef Antonio Terzano dell’Osteria dentro le Mura di Termoli, con la presentazione dei vini naturali della Tenuta Terraiva di Tortoreto. ‘Allegorie di Trascendenza’ sarà visitabile a ingresso libero all’Aurum fino al 27 ottobre. Il catalogo sarà consegnato gratuitamente ai visitatori della mostra.



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Amaci - Eventi in Molise

La Giornata del Contemporaneo è il grande evento che, dal 2005, AMACI dedica all’arte contemporanea e al suo pubblico. Il primo o il secondo sabato di ottobre i musei associati ad AMACI, accanto a tutte le istituzioni del nostro Paese che liberamente decidono di aderire all’iniziativa, aprono gratuitamente le loro porte per un’iniziativa ricca di eventi, mostre, conferenze e laboratori. Un programma multiforme che regala l’imperdibile occasione di vivere da vicino la vivacità e la ricchezza dell’arte di oggi. 

Anche il Molise partecipa a questa giornata con tre interessanti eventi:

Videosincracy è una rassegna che nasce dall’intenzione di diffondere e promuovere la produzione artistica particolarmente legata all’impiego dei new media in ambito creativo. Nello specifico l’attenzione verrà rivolta alle opere di video arte, una forma espressiva che negli ultimi anni ha vissuto una eccezionale evoluzione tecnologica e di contenuto. All’utilizzo passivo del mezzo a supporto della sua realizzazione, si sostituisce uno specifico intento comunicativo in grado di andare oltre la mera azione documentativa, intervenendo sull’indagine della realtà e sul grado di percezione da parte del fruitore. Collocato nell’ambito del circuito nazionale dell’A.M.A.C.I, l’evento intende rinvigorire l’interesse rivolto a questa forma d’arte così fortemente caratterizzata da contaminazioni creative di diversa estrazione; l’obiettivo è, dunque, quello di fornire una chiave di lettura in relazione alla sfera della temporalità che, più di altre, caratterizza la narrazione video. In questa direzione lo strumento tecnologico assume valore nodale perché in grado di produrre costruzioni temporali sempre nuove arricchendo di variabili le interpretazioni post-visione. Per l’occasione Limiti inchiusi ed il festival delle arti contemporanee Autumn Contamination collaboreranno nel tentativo di presentare al pubblico un’unica operazione contenente opere video di artisti nazionali e internazionali di differente e variegata derivazione. Accanto agli artisti proposti e selezionati da Lino Strangis e Veronica D'Auria - direttore e curatore del C.A.R.M.A. (Centro d’Arte e Ricerche Multimediali Applicate)-, figureranno i lavori di artisti molisani che, negli anni, hanno avuto modo di partecipare alle numerose manifestazioni artistiche dell’Associazione Limiti inchiusi relative all’ambito del contemporaneo.

a cura di 
Silvia Valente e Luca Basilico

Artisti C.A.R.M.A:
Rebecca Agnes, Alessandro Amaducci, Alessandro Bavari, , Rita Casdia, Piero Chiariello, Nhieu Do, Guglielmo Emmolo, Harvey Goldman, Mattias Harenstam, Igor Imhoff, Gabriele Pesci, Petri Paselli, Arash Radpour, Mario Raoli, Ingeborg Stana, Lino Strangis.

Artisti Limiti inchiusi:
Paolo Borrelli, Fausto Colavecchia, Luigi Grandillo, Julia Kessel, Limiti Inchiusi, Luca Manes.



“Se si eccettuano alcuni casi aberranti, l’uomo non è propenso al bene: quale dio ve lo spingerebbe? È costretto a vincersi a farsi violenza, per poter compiere il sia pur minimo atto non inquinato dal male. Quando vi riesce, ogni volta egli provoca, umilia il suo creatore. E se gli succede d’essere buono non più per calcolo o sforzo, bensì per natura, lo deve a una inavvertenza dall’alto: va a situarsi fuori dall’ordine universale, nessun progetto divino lo aveva previsto. Non si capisce che posto occupi fra gli esseri, e nemmeno se ne sia uno. Sarà un fantasma? E.M.Cioran KOMA’ contenitore di cultura contemporanea, apre la stagione 2012/13 con “IL FUNESTO DEMIURGO”. Una serie di ravvicinati incontri con la ricerca di alcuni degli artisti operanti in quella terra di con-fine, nella quale anche il senso etico lavora per una risemantizzazione dell’arte, del suo sistema e dei ruoli in esso operanti. Komà come micro struttura comunitaria progetta il proprio ruolo di galleria non più come luogo/spazio ma come una “condizione”… quella dell’essere in agguato!! AGGUATO “IL FUNESTO DEMIURGO” Tutti i giorni dalle ore 20.00 alle 02.00 Free ejournals, Proiezioni video, art Set, CALENDARIO INCONTRI Sabato 6 ottobre 2012 MARC GILOUX Sabato 13 ottobre 2012 LUCA ROSSI Sabato 20 ottobre 2012 ELISA BOLLAZZI “MUSEO MICROCOLLECTION) Venerdì 26 ottobre 2012 MARCO BERNACCHIA



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