La
mostra Transiti allestita a Castello
Pandone, nelle sale nobili del primo piano, ripercorre il sodalizio umano e
creativo di tre artisti legati da profonde affinità di visione e di ricerca
artistica: Ugo Borgese, Carmine Cecola e Goffredo Godi. I tre, pittori Borgese e Godi, scultore Cecola, legati
al contesto romano, sono stati molto amici negli anni e sono stati tutti attivi
sul versante figurativo, conservando un solido legame con la tradizione
interpretata però attraverso personali e aggiornate soluzioni formali. L’esposizione
vuol mettere parimenti in evidenza il costante e intenso rapporto dei tre con
il paesaggio, la natura e il corpo umano, perennemente in bilico tra forma e
astrazione, e riportare alla luce, nell’ambito della storia dell’arte molisana
del Novecento, la figura di Carmine Cecola, scultore originario di Monteroduni
del quale saranno esposte inedite opere monumentali. La mostra presenta quindi
un’ampia selezione di opere dei tre artisti, tra pitture e sculture, a loro
volta in dialogo con gli spazi e gli affreschi del Museo. L'evento è organizzato
dal Polo Museale del Molise insieme al Museo Nazionale di Castello Pandone e
vuol essere la prima tappa di una rinnovata programmazione espositiva pensata
specificatamente per il castello. L’esposizione inoltre è una nuovo tappa del
progetto itinerante che i figli dei tre artisti hanno chiamato “Amici d’arte” e
che vuol essere un momento di riflessione e studio sulle singole ricerche e
sull’idea di gruppo. La curatela è stata affidata allo storico e critico d’arte
Tommaso Evangelista.
CONCEPT
Le
ricerche plastiche dei tre artisti, sviluppanti un alfabeto visivo incentrato
su un naturalismo sintetico e primitivo, si contraddistinguono per un’indagine
lirica del paesaggio e della figura umana. Parallelamente, all’interno dei tre
corpus si possono individuare nuclei che si caratterizzano per rigore
costruttivo e forza dinamica. Nell’ottica di una retrospettiva che proponga
chiavi di letture nuove sui percorsi artistici, osservati sia singolarmente sia
in una dimensione collettiva e corporativa, emerge la sottile differenza tra
una pittura/scultura maggiormente incentrata sulla lettura del paesaggio e del
corpo, con spirito realistico e analitico, seppur riassuntivo e condensato, e
alcune sperimentazioni formali fondate sulla scomposizione e sulla decostruzione
degli spazi e delle figure, in chiave artificiale e astratta. Da un lato
abbiamo vibrazione della luce, pennellate veloci, anatomie calibrate,
sublimazione della natura e della veduta, e dall’altro dinamismo, oscillazione,
ricerca cromatica. Il “transito” della mostra è questa duplice lettura che
mette a confronto la produzione di impronta analitica, nata dalla visione e
dallo studio del vero, e le creazioni di stampo strutturale, maggiormente
eclettiche e sperimentali, lineari e geometriche. Dallo “scontro” stilistico e
contenutistico di queste due dimensioni (naturale/artificiale – forma/struttura
– natura/ambiente) nasce una positiva impressione di vitalità e ricerca.
ARTISTI
Ugo Borgese
Polistena (RC) 1931 –
Roma 1984
Ugo
Borgese ha iniziato a dipingere all’età di 13 anni sotto la guida del pittore
Antonio Cannata. A 14 anni è partito per Roma dove si è iscritto all’Accademia
di Belle Arti nel corso tenuto da Amerigo Bartoli. Dopo il diploma ha iniziato
a insegnare come assistente di anatomia con il professor Barreca per poi
diventare titolare di cattedra dopo pochi anni. Nel 1966 ha iniziato ad
insegnare Figura Disegnata in vari licei artistici fino ad arrivare a quello di
via Ripetta presso il quale è rimasto fino alla morte. Parallelamente
all’attività didattica ancora studente ha decorato l’abside della Chiesa
Matrice di Polistena. Durante la propria carriera ha esposto in numerosi spazi
pubblici e privati: Palazzo Barberini, Mostra delle Forze Armate, dove la sua
opera “Il guado” ha vinto la medaglia d’oro; Castello di Murcia, I Mostra di
Pittura “Valle Murcia”; XV Mostra Nazionale d’Arte Sacra a Perugia;
Quadriennale Nazionale d’Arte di Perugia; Concorso Nazionale di Pittura Premio
Ramazzotti, nel quale è risultato vincitore del I premio. Sue opere si trovano
in importanti collezioni pubbliche e private a Roma, Napoli, Torino, Pinerolo,
Reggio Emilia, Messina, Palermo, Milano, Catania, Reggio Calabria, Parigi,
Londra, Guadalajara (Messico), New York, Boston. E’ stato nominato socio
dell’Accademia Tiberina di Roma. I suoi lavori, con il tempo, si sono sempre
più essenzializzati, esprimendo con pochi tratti e pennellate il concetto puro
della forma e del paesaggio. Continuando a fare ricerca iniziò ad usare tempere
“a barattolo”, grandi pennellate e colori ad olio, arrivando a spremere il
colore direttamente sul compensato, ottenendo risultati di assoluta
sinteticità. Nel 1978 espone assieme ai pittori Carmine Cecola, Goffredo Godi e
Gennaro Cuocolo presso la Galleria “Il Canovaccio” di Roma inaugurando un
sodalizio artistico che è stato portato avanti negli anni anche dopo la sua
prematura morte.
Borgese - Pandone |
Carmine Cecola
Monteroduni (IS) 1923 –
Roma 2001
Carmine
Cecola ha studiato all’Istituto d’Arte (sezione scultura) e all’Accademia di
Belle Arti di Napoli (sezione scultura), allievo di Alessandro Monteleone e di
Giovanni Amoroso al quale fu legato da una lunga e profonda amicizia. E’ stato
vincitore delle borse di studio accademiche negli anni 1947-48, 1948-49,
1949-1950. Ha ottenuto il Premio Scultura alla Mostra dell’Accademia nell’anno
1949-1950 ed è stato assistente alla Cattedra di Scultura del suo Maestro
Monteleone. Costanza Lorenzetti scrisse di lui “mostra sincerità e una rude
forza di espressione ispirate forse da antiche forme romaniche”. Nel 1955 ha
iniziato ad insegnare Plastica all’Istituto d’Arte di Napoli, dove è rimasto
fino al 1962 quando ha vinto il concorso per la Cattedra di Figura Modellata al
Liceo Artistico della medesima città. In seguito ha insegnato al Liceo
Artistico di Massa Carrara, dove ha avuto la Cattedra di Figura Modellata. Nel
1967 è stato inviato dal Ministero della Pubblica Istruzione ad istituire
l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, dove ha insegnato scultura.
Successivamente ha vissuto a Roma, insegnando Figura Modellata al I Liceo
Artistico di Via Ripetta fino al 1989. Autore di sculture in legno, gesso,
marmo, cera, bronzo, il suo repertorio spazia dal figurativo all’astratto.
Valide ricerche si segnalano anche in campo pittorico. L’artista ha partecipato
a numerose esposizioni collettive e personali ed è stato più volte premiato in
concorsi artistici. Le sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private
in Italia ed all’estero.
Cecola - Pandone |
Goffredo Godi
Omignano (SA) 1920 – Roma
2013
Formatosi
nell’orizzonte vesuviano tra Ercolano e Napoli, Goffredo Godi ha avuto per
maestro Giuseppe Palomba, uno degli allievi prediletti di Michele Cammarano. Si
è diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli, seguendo i corsi
di Emilio notte e stringendo amicizia soprattutto con Armando De Stefano. E’
stato assistente di Domenico Spinosa. Ha insegnato discipline pittoriche nei
Licei Artistici di Napoli e di Roma. Ha fatto parte dell’Accademia Fiorentina
delle Arti del Disegno. Nel corso della sua carriera ha allestito una ventina
di mostre personali in numerose città e ha esposto in importanti rassegne
nazionali, tra le quali la Quadriennale di Roma. Nella sua pittura rinveniamo
un giovanile entusiasmo per gli esponenti del Secondo Futurismo seguito da una
calibrata sperimentazione astratta nella metà degli anni Settanta. In realtà
l’artista non si distaccò mai dall’indagine del reale e della natura,
privilegiando la pittura en plein air e maturando uno stile analitico e
sintetico, di grande lirismo e forza visiva.
Godi - Pandone |
Transiti
Borgese – Cecola – Godi
“Amici d’arte”
Venafro, Museo Nazionale di Castello
Pandone
24 maggio 2019 – 24 agosto 2019
Con il patrocinio di:
Regione Molise
Comune di Venafro
Aratro. Galleria Gino Marotta.
Università degli Studi del Molise
Promossa da
Prof. Leandro Ventura
Segretario regionale MIBAC per il
Molise
e Direttore del Polo Museale del
Molise
A cura di
Tommaso Evangelista
Con la collaborazione di
Adelina Cecola
Filippo Godi
Leonardo Borgese
Coordinamento organizzativo
Irene Spada, Direttrice del Museo
nazionale di Castello Pandone
Lia Montereale, Funzionaria per la
promozione e valorizzazione
Giovanni Iacovone, Funzionario per le
tecnologie
Pierangelo Izzo, Funzionario
architetto
Francesca Dal Maschio, Funzionaria
restauratrice
Si ringrazia il personale del Museo
Nazione di Castello Pandone
Benedetto Zullo, Funzionario per le
tecnologie
Lello Golluccio, Funzionario per le
tecnologie
Nicandro Brusello, Funzionario per le
tecnologie
Antonio Iannacone, Assistente alla
fruizione, accoglienza e vigilanza
Albertina Bagaglia, Assistente alla
fruizione, accoglienza e vigilanza
e il personale di assistenza al
pubblico e vigilanza Ales - Arte Lavoro e Servizi Spa
Lidia Falcone
Valentina Serpe
Un ringraziamento sentito va inoltre
all’attività dei volontari dell’Associazione nazionale Carabinieri – Sezione di
Venafro
Didattica
Me.Mo Cantieri Culturali a.p.s.
Orari di apertura: martedì - domenica
8:00-19:00
Via Tre Cappelle s.n.c., 86079
Venafro (IS)
Tel. 0865-904698
pm-mol@beniculturali.it
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