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lunedì 31 ottobre 2011

Autumn Contamination ... arte e contaminazioni a Campobasso




Dal 24 novembre al 4 dicembre l’AxA, l’open space della Palladino Company, ospiterà la rassegna Autumn Contamination, ideata e organizzata da Luca Basilico. Il progetto, innovativo e al tempo stesso quasi utopico per la realtà campobassana, attraverso la strada della contaminazione cerca di offrire ai visitatori una serie di proposte artistiche che spaziano dall’arte alla musica, dalla moda al cinema, dalla fotografia alle arti sceniche. In quanto piattaforma aperta all’interazione e alla sperimentazione l’evento si strutturerà su più livelli in modo da parlare contemporaneamente alle istituzioni, agli addetti ai lavori e al semplice pubblico chiamato a vivere la manifestazione che, ogni giorno, offrirà spunti diversi. Non solo quindi la semplice esposizione ma anche performance, rassegne di videoarte, dibattiti e incontri, workshop, presentazione di idee e proposte dove l’arte, in senso più esteso, è intesa come realtà liquida che pervade la società contemporanea e che, appunto perché sfuggente e spesse volte non classificabile, è da rinvenire in tutta una serie di fenomeni “di massa” e non. Il secondo principio della termodinamica recita che non si crea dal nulla; assodato questo tutto sta allora nel saper manipolare il materiale offertoci dalla natura e dalla nostra condizione presente irrimediabilmente interrelata con una moltitudine di dinamiche “basse” o “alte”, ovvero saper contaminare. La parola contaminazione è diventata oggi simbolo di creatività, di nuove modalità di produzione di esperienze e il suo inserimento nel titolo della rassegna deriva appunto dal fatto che le differenti espressioni artistiche, muovendosi attraverso vari tipi di media, contribuiscono ad ogni passaggio con nuove e inconsuete informazioni all’esperienza dell’utente. Negli anni Novanta il panorama dell’arte cambia radicalmente in relazione con il mutato clima culturale, sociale, politico. Il rinnovato interesse per le microstorie, per il quotidiano, per ciò che è immediatamente vicino, la riscoperta della dimensione intima e la necessità di tenerne conto parlando del sociale, sono alcuni degli atteggiamenti che, in questi anni, riemergono diffusamente. La pratica artistica contemporanea pertanto è sempre più segnata dal desiderio di lavorare sulla realtà, con strumenti considerati tradizionalmente secondari come fotografia, video e performance. Poiché raccontare l’immaginario e la realtà quotidiana comporta un costante rapportarsi col mondo nella sua interezza, la tendenza a sommare e decostruire è sempre più forte grazie anche alle inedite possibilità offerte dalla tecnologia che, rilanciando l’interazione creativa tra le diverse arti cercata da molte utopie estetiche moderne (dalle performance intermediali alle varie declinazioni dell’arte elettronica), permettono un allargamento della visione con relativo emergere del dettaglio e del particolare decontestualizzato e alterato. Contaminare, dall’accezione negativa, è diventato oggi un termine cardine per decifrare l’arte e l’idea di una “contaminazione estetica”, incentrata sui concetti di pluralità e relazione, può fornire alcune direzioni di senso ad un evento, Autumn Contamination, che si pone quale “avvenimento” di rottura e di confine. Un evento che cerca di superare la rigida dicotomizzazione tra “noi” e gli “altri”, ovvero tra gli addetti, tra virgolette, del settore e il resto della collettività che percepisce l’arte in maniera distratta o se ne sente così distante da evitare qualsiasi confronto. Come scrive infatti lo stesso Luca Basilico, organizzatore della rassegna, “Autumn Contamination è sinonimo di Cultura Contaminata… Esso si propone come un nuovo modo di concepire l’offerta non più radicata a preconcetti schematici con i quali si arriva a categorizzare e delle volte separare drasticamente le discipline, ma al contrario, vuole fare un’operazione che porta ad una totale contaminazione, abbassando tutte le barriere e lasciando che la creatività, la ricerca e la sperimentazione facciano da linee guida per la realizzazione di tale prodotto. Non è solo un’esposizione di opere artistiche ma è anche un momento di crescita, di svago e di socializzazione, grazie alle sue numerose attività collaterali.

Data la molteplicità degli eventi, andando nel dettaglio, cercherò di elencare le proposte più interessanti. Riguardo alla mostra vera e propria nella rassegna troveranno posto le installazioni di Susanne Kessler, artista di livello internazionale che per l’occasione allestirà un lavoro in tema con la condizione “autunnale”, i minimali lavori Andrea Martinucci, i grandi pannelli Giacinto Occhionero, figurativi eppur visionari nel loro sconfinamento nell’onirico, le installazioni di Mariagrazia Colasanto, le ipotesi cromatiche dell’artista americano Joe Bussell, le tele di Luca Pop dall’esuberante grafica desunta dalla street art. Due le performance durante i dieci giorni: due project interattivi di Michele Mariano (Me Myselfi I e Trigger) e l’esibizione di Stefano Cirillo che si cimenterà in un’operazione di live painting con le musiche del duo sound-B color. Il live di Mess too e l’esibizione dell’orchestra Tartini in un Vivaldi project si strutturano come vere e proprie performance audiovisive.

Uno spazio è riservato alla fotografia con Marla Lombardo e gli scatti degli artisti dell’OcchiRossi di Roma, progetto collettivo, declinato anche in festival, che promuove cultura fotografica indipendente.

Tra i fotografi: Baldi e Baciarlini, Gianluca Distante, Federico Cau, Giorgia Pecci, Flavia Culcasi, Daniele Baldi, Alessandra Dinatolo, Miriam Di Domenico. Interessante anche il settore dedicato alla videoarte con un’apposita sezione allestita con i video di Igor Imhoff, Riccardo Arena, Lino Strangis (che per l’occasione proietterà un’opera prima e realizzerà lo spot dell’evento), già direttore del C.A.R.M.A. (centro di arti multimediali di Roma), e altri in via di conferma in quanto selezionati da un’importante festival (Arte Video Roma Festival). Tutti i video durante una serata saranno ricomposti in una vera e propria installazione collettiva che coinvolgerà l’intero spazio espositivo. L’offerta è arricchita dalla presentazione dei progetti Cineama di Roma che per l’occasione in anteprima farà proiettare il film “Una separazione” premiato a Berlino e MoliseCinema con i suoi cortometraggi, ai quali sarà dedicata una serata out door al cinema Alphaville.

Anche la moda non potrà mancare in questo ricco cartellone e una serata sarà dedicata alla presentazione della collezione THESIGN di Luciano Parisi, direttamente dallo IED di Milano.

Altro punto forte della manifestazione sono gli incontri e i workshop, vere e proprie tavole rotonde dove parleranno e si confronteranno gli operatori del settore. Tra le varie tavole rotonde una, sul tema dei nuovi linguaggi dell’arte, metterà di fronte il prof. Lorenzo Canova, docente di arte contemporanea dell’università del Molise, Daniele Ferrara, sovrintendente per i beni Storico-Artistici del Molise, e l’artista molisano Achille Pace.

Molto interessante la serata con l’incontro di diverse realtà molisane che operano nell’arte contemporanea e moderna: la galleria Officina Solare di Termoli, la galleria Limiti Inchiusi di Campobasso, la rassegna Matriceart, la rivista Archeomolise.

La sezione work shop/presenta il progetto mira invece a dar spazio e visibilità a tanti progetti innovativi che si sono realizzati in regione, facendo parlare direttamente gli organizzatori e gli ideatori.

Ecco allora la presentazione al pubblico del riuscito Draw the line, festival di street art messo in piedi dell’Associazione Malatesta, o del mensile free press Zenit Magazine.

Tutto l’evento prodotto da Palladino Company vedrà tra gli sponsor tecnici il pastificio LaMolisana, che si occuperà della gastronomia durante il vernissage, Acqua Sepinia, Caffè Camardo, Centro del Molise, vini Colle Sereno, UniCredit.

Tra gli sponsor istituzionali la provincia di Campobasso e il Comune di Campobasso.

Sponsor tecnico Trenitalia.

Media Partner: Zenit Magazine, Movoloco ed EQUIPèCO.

Il progetto, complesso nel suo insieme ma incredibilmente dinamico, è in realtà un’unica entità organica che mira a crescere e radicarsi sul territorio. La stagione autunnale, spesse volte priva di eventi in quanto mesto periodo di passaggio, si presta a farsi contaminare da questa ricca proposta d’arte e cultura.

GET CONTAMINED!!!

Tommaso Evangelista

p.s. presto il programma definitivo

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