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mercoledì 3 aprile 2013

Il blog di Vincenzo Merola

Compie un anno il blog dell'artista Vincenzo Merola, blog volutamente aniconico pur affrontando argomenti spinosi come possono essere quelli legati all'arte contemporanea, blog incredibilmente ricco di spunti e riflessioni di qualità, grazie anche alla rubrica "Tre domande". E' raro trovare oggi un sito personale che possa vantare la coerenza e l'autorevolezza di una rivista specialistica, pertanto è oltremodo consigliato.

Un blog senza immagini per immaginare l'arte

"Piccoli esercizi di straniamento per una visione trasversale dell'arte e della cultura contemporanea", il blog di Vincenzo Merola, festeggia il suo primo compleanno. Il primo sito di arte contemporanea senza immagini, ospita nelle sue pagine soltanto parole: nient'altro che nero su bianco. La rinuncia all'utilizzo delle immagini vuole rappresentare un invito a non considerare il web semplice strumento per una fruizione visiva mediata e passiva, ma spazio aperto per la critica e per l'approfondimento. La speranza è che si torni con maggiore entusiasmo a cercare immagini nei musei, nelle gallerie e negli studi degli artisti. Una civiltà che non si misuri quotidianamente con le tradizionali modalità di condivisione culturale, basate su concreti processi di socializzazione, su complete esperienze sensoriali e sulla diretta conoscenza del mondo naturale e dei prodotti dell'ingegno umano, non sarà mai in grado di apprezzare e sfruttare pienamente le potenzialità delle nuove tecnologie e della multimedialità.
Nel primo anno di attività, attraverso la rubrica "Tre domande", il blog ha ospitato conversazioni con artisti, critici e curatori, tra i quali: Lamberto Pignotti, Sarenco, Michele Dantini, Luc Fierens, Gian Paolo Guerini, Marcello Faletra, Davide W. Pairone, Carlo D'Orta, Luigi Paolo Finizio, Giulia Brivio, Carlo Colli, Eloise Ghioni. Ogni post cerca di suggerire inediti percorsi di senso commentando mostre, analizzando opere, approfondendo tematiche di carattere interdisciplinare, mettendo in luce le connessioni tra comunicazione visiva e comunicazione verbale, spaziando tra arte, letteratura, filosofia, antropologia, architettura, musica e cinema. Si è discusso (e si continuerà a discutere), fra l'altro, di: Achille Bonito Oliva, Adriano Spatola, Andy Warhol, Arte povera, Arthur Coleman Danto, Biennale di Berlino, Biennale di Venezia, Boîte, Bruce Nauman, centro/periferia, Damien Hirst, decrescita, Documenta, Eternal Network, Ettore Spalletti, Eventualismo, Filippo Tommaso Marinetti, Fiona Tan, Fluxus, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Fuoriuso, Germano Celant, Giacinto Di Pietrantonio, Gino Marotta, Giovanni Battista Piranesi, Giuseppe Chiari, Gnam, Gruppo 70, Gutai, Hennessy Youngman, identità, Istituto nazionale per la grafica, Italo Calvino, Jackson Pollock, Jean Tinguely, John Cage, Julian Spalding, Kazimir Malevič, Le Stelle di Mario Schifano, Lorenzo Ornaghi, Lotta poetica, Luca Rossi, Ludovico Pratesi, Lynda Benglis, MACRO, Mail Art, Marco Tirelli, Marino Auriti, Mario Airò, Mario Schifano, Massimiliano Gioni, Maurizio Cattelan, Maurzio Ferraris, MAXXI, MiBAC, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Moderna Museet, Monia Trombetta, Morgan Fisher, Museo Carlo Bilotti, Nadir Afonso, New Realism, Niki de Saint Phalle, Paul De Vree, Pierluigi Sacco, pittura, poesia visiva, politica, postmodernità, pubblico, Roberto Ago, Roland Barthes, Sal Randolph, Serge Latouche, Shay Frisch, Situazionismo, Stefano Taccone, Tate, The Family Business, Transavanguardia, Umberto Eco, valore, Vistamare, Yoko Ono, Yves Klein, Zaha Hadid.

Vincenzo Merola

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