Leonardo Remo Tartaglia, noto come Lefra, era nato a Ripalimosani il 27 ottobre 1933, è deceduto ieri dopo una carriera durata circa quarant’anni. Anni durante i quali ha fotoraccontato il Molise, facendo della fotografia la sua maniera di vivere. Come affermava Nadar: “Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare”. Lefra vedeva lontano. Capisce che la società molisana si sta avviando verso una fase di transizione, c’è la necessita di informare e c’è la necessita di fissare sulla pellicola un mondo che potrebbe scomparire da un momento all’altro. Appesantito dalle sue macchine fotografiche, in motoretta, in macchina o con altri mezzi di trasporto, percorre in lungo e in largo la regione. Racconta gli avvenimenti e i fatti di cronaca attraverso il suo obiettivo: dalla politica alla giudiziaria, dallo sport agli eventi festivi. Già dal 1960 inizia a collaborare con i quotidiani “Momento Sera” e il “Messaggero”, una collaborazione che con gli anni si accresce e si estende alle agenzie giornalistiche (l’ANSA tra le più importanti) e ad altri giornali: “Il Tempo”, “Molise Oggi” e “Nuovo Molise”.
All’attività di fotoreporter e di fotografo di cerimonie unisce quella di ricercatore cominciando a raccogliere ed acquisire centinaia di immagini storiche del Molise conservate in archivi privati o nei cassetti domestici delle famiglie dei paesi che instancabilmente visita. Da questa raccolta in costruzione nascerà l’idea delle Mostre itineranti denominate: “Ieri, Oggi e Domani”. Partecipa a concorsi fotografici in Italia e all'estero, ottenendo numerosi riconoscimenti e inizia a viaggiare nei paesi stranieri nei quali è forte la presenza di molisani, chiamato da Associazioni di emigrati che gli chiedono di allestire mostre il cui unico denominatore è il Molise.
Alla fine degli anni Settanta pubblica quattro concise monografie sui comuni di Castropignano, Ripalimosani, Torella e Vinchiaturo, il cui sottotitolo, “storia, arte, turismo, notizie di ieri e di oggi”, è esplicativo del contenuto ma la parte più consistente è rappresentata dalla originale documentazione fotografica.
Della sua attività fotografica e di ricercatore oggi rimane il consistente Archivio fotografico e documentario acquistato dalla Provincia di Campobasso nel 2004.
dalla NEWSLETTER MENSILE DELLA BIBLIOTECA PROVINCIALE PASQUALE ALBINO
L'archivio fotografico Lefra
L'archivio fotografico LEFRA comprende una vasta rassegna di negativi, positivi e diapositive. Nel vasto archivio troviamo di tutto: dal paesaggio all'archeologia, Cattedrali, Parrocchiali, Chiese, Conventi, Arte Sacra, sculture, affreschi, dipinti su tela, su tavola, feste popolari, tradizioni popolari processioni.
Vi è il reparto per l'agricoltura, l'industria, i castelli, i fiumi molisani, le case rustiche, la gastronomia, la politica, la sanità, lo sport e la paleontologia.
Esso è dotato anche di una grande collezione di circa 5.000 fotografie dell'Ottocento ed inizio Novecento, di fotografi molisani.
Tutta questa ricchezza fotografica è il frutto di 35 anni di esperienza professionale. Si può constatare che studenti prossimi alla laurea, ricercatori, studiosi, editori, ricorrono all'archivio LEFRA, come valido aiuto nei loro lavori intellettuali.
Ad oggi l'intero archivio, oggetto di desiderio di alcune società a livello nazionale, è riuscito a rimanere nel Molise con l'acquisto da parte della Provincia di Campobasso.
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